Soggetto originale di Monika Nagy
treatment
1#
Dettaglio di valigia in movimento. Ad allargare: la valigia è sul cestino
di una bicicletta in aperta campagna. Sulla bicicletta: un uomo dall'aspetto
di medico di campagna.
2#
L'uomo in bici è arrivato in un borgo. Scende dalla bici, si avvicina
ad un gruppetto di giocatori di carte. Cerca di unirsi a loro, che sono diffidenti.
L'uomo , al passaggio di una ragazza, socchiude la sua valigetta; si sente un
lieve suono, un soffio e la gonna della ragazza si solleva.I presenti ridono,fanno
lazzi.Uno di loro è particolarmente sguaiato. L'uomo sostiene che l'effetto-gonna
è provocato dalla sua valigia. Non gli credono. Lo cacciano.
3#
L'uomo pedala lungo una strada in riva al mare (Lido di Venezia). Ha sempre
la valigia con sè. Una voice over femminile gli parla, nella memoria:
è la voce della nonna Sarah, che racconta al nipote Avigdor "Avi,
nipote mio, la nonna Sarah sta partendo e non sa se tornerà per vederti
nascere. Ma lascio un dono per te: un giorno lo troverai e scoprirai che contiene
la ricchezza più grande, anche se quella valigia ti sembrerà vuota".
4#
Avi sta mostrando la sua valigia ai soci dello yacht club di Venezia, presso
San Marco, alla Procuratie. Spiega che può gonfiare in qualsiasi momento
qualunque vela. Gli dicono che è antisportivo e lo cacciano di nuovo.
5#
Flash back: alla stazione Santa Lucia. Avi trova al deposito bagagli la valigia
della nonna Sarah.
Voice over Sarah:"Sei arrivato, Avigdor. Ce ne hai messo di tempo. Ma il
tuo regalo è ancora lì che ti aspetta. Sì, proprio davanti
a te, Avi" e vediamo il deposito.
Avi esce dalla stazione con la valigia. Si ferma vicino ad un canale, al Gheto
Niovo. Guarda una vecchia foto e uno scontrino. Dice di aver trovato la ricevuta
dietro all'unica foto di Sarah. Apre la valigia. Un soffio di vento lo investe,
portandogli via lo scontrino, che finisce in canal.
6#
Avigdor è nello scompartimento di un treno in movimento. Scorre veloce
il paesaggio. Avi sembra scoraggiato :"Che regalo è una valigia
vuota?". Il treno arriva in stazione: alla Centrale di Milano. Avi dà
un'occhiata alla valigia e decide di lasciarla in treno.
Scende e qualcuno gliela tira in testa.
"Oy oy oy, grosse mamele!".
Avi si rassegna a riprendere la valigia. Uscendo dalla stazione, le immagini
diventano in b/n. Il traffico milanese è ossessivo, i fumi e i gas di
scarico dell'inquinamento palesi e fastidiosi, in un rapido montaggio di immagini
metropolitane.
Avigdor sale sul Duomo per respirare un po' meglio. Lì riapre la sua
valigia: rumore di vento in tempesta e immagini immediatamente a colori. Due,
tre tentativi, in cui il fenomeno si riprete, in rapida alternanza di b/n e
colore: ecco il dono di Sarah, un vento purificatore dell'aria e dello spirito.
Avi è felice. Ha liberato definitivamente Milano dallo smog e la sua
testa dai cattivi pensieri.
Gli squilla il cellulare. Lo chiamano da L.A.: vogliono comprare il suo dispositivo
antismog.
Ma Avi ribatte che un regalo non si vende. Basta chiedere gentilmente...
Milano, 21 maggio 04