Tecnica: Video.
“IN/S PROJECT”
nasce dall’esigenza e dal desiderio di Adalgisa Romano di concentrare
la sua ricerca sulla creazione di un”oggetto di design che non si impoverisca
di senso ma che si completi delle peculiarità dell’abitare e disponendo
una continuità di tutti i potenziali sensoriali.
Nascono quindi Life Box , contenitore viaggiante, un contenitore “da vivere”,
si può entrare all’interno, sedersi, leggere, guardare lontano
dall’oblò trasparente. Ai lati sinuose due chaisse lounge, rosse
che addolciscono i confini della “scatola” e possono essere luogo
d’approdo per un “sonnellino”.
Nel video the habit…the inhabitants , i primi due “inquilini”
Marta Ampolo e Massimiliano Manieri, ripetendo la frase “accadeva a noi”
rendono concreta la possibilità di essere abitanti di un armadio viaggiante.
Successivamente nel corso della mostra IN/S curata da Angela Serafino presso
i Cantieri teatrali Koreja, artisti, curatori, musicisti, hanno provato a “vivere”
l’Interno/Esterno del grande armadio scandendolo con azioni quotidiane
e con ritmi abituali. Il tutto è stato documentato nel video“LIFE
BOX LIVE IN KOREJA”.
Tuttora, durante le esposizioni di Adalgisa Romano, in molti sono invitati a vivere nell’armadio per qualche minuto o per qualche ora o chi lo desidera per qualche giorno. Unico obbligo per gli abitanti è lasciare una “traccia” del loro passaggio.
Al Life Box si aggiungono una serie di fotografie (non elaborate al computer) raffiguranti delle sfere che come scrive, Angela Serafino,sono il gioco di rispecchiamento, al quale l’artista, come essere della realtà, si sottopone per ascoltare le ambiguità e le fusioni dei paesaggi, degli elementi e dei corpi. Le sfere non sono più di Adalgisa Romano ma bensì il suo rapporto essenziale e sinestetico (al quale tutto il suo percorso è orientato) con il mondo.
Adalgisa Romano (1971), artista/designer, nasce in provincia di Lecce dove consegue il diploma presso l’Accademia di Belle Arti. Ha fondato ARS Adalgisa Romano Studio che si occupa di design e progettazione di interni. La sua ricerca artistica si basa sul concetto dell’abitare e sulla interrelazione tra Interno ed Esterno. Le sue installazioni sono sempre accompagnate da video e da performance realizzate in collaborazione con gruppi di artisti.
“…è
strano… da tempo mi chiedevo come è nata la mia ossessione per
Interno/Esterno, Contenuto/Contenitore. Poi ad un tratto queste splendide sfere
mi invitano a seguirle nel loro viaggio in una evocazione primordiale.”
Sono le parole di Adalgisa Romano, con le quali possiamo comprendere le modalità
del suo processo creativo, con le quali possiamo mettere a fuoco il nucleo tematico
dal quale si articola la sua ricerca nell’ambito del design. In ciò
che si definisce design, confluiscono sempre più, conoscenze, modalità
e strumenti diversificati che concorrono a restringere la separazione delle
categorie, tra scelte di materie, creazione di oggetti e funzioni. Non mancano,
nella scena contemporanea i riferimenti come Acconci, Pesce, Zittel…
I termini Interno/Esterno sono luoghi reali e dialettici che appartengono alla
vita, quindi a ciascuno, sono modalità di relazione e di funzionamento
che accompagnano le azioni, dalle più semplici (respirare) alle più
complesse( creare – generare – progettare), collegando quello che
pur nella sua problematicità continua ad essere il punto d’incontro
tra mondo e corpo, tra un minuscolo punto organico, come una goccia, e un grande
contenitore, come una città.
C’è poi, nella produzione dell’arte una stratificazione (storica
– filosofica - sociale) che non può venir meno e pensando ad Interno
ed Estreno, ed alle sue variazioni possibili, fluttuano nella memoria un po’
di immagini come ad esempio I Coniugi Arnolfini , gli ambienti e i giocattoli
di Alma Buscher, alle inquadrature di Kiesloskj ne La doppia vita di Veronica,
per continuare fino a IN/S LIFE.
Qui l’evocazione primordiale della materia liquida in movimento e del
rispecchiamento è data dalla sequenza policroma dei fotogrammi. Nella
prima le sfere sono trasparenti, sono d’acqua e annunciano il ritmo del
microcosmo. All’interno filtra al luce, cangiante e co-resposabile delle
variazioni. All’acqua, nella sequenza successiva, si aggiunge il rosso,
un contrasto marcato, una forza che riplasma l’interno, addensando il
magma. Man mano il colore si espande, giocando con le eterogeneità, compaiono
raggi di luce calda (dei pomeriggi del sud). Implode il rosso, lasciando alla
sequenza del giallo la lentezza del compiere una rotazione, di diffondersi.
La materia sembra opporre una resistenza, mentre sullo sfondo del cielo leggero
si diradano le nubi. Tra l’Interno e l’Esterno comincia ad essere
chiara la corrispondenza; si riflettono i paesaggi, sono visibili i luoghi nella
sequenza del Blu. Tutto sembra ruotare come in un girotondo visto dall’alto.
La circolazione del liquido è sottolineata nel Video dal quale proviene
il suono dell’acqua, del movimento che porta dall’Esterno verso
l’Interno. Tutti i sensi sono coinvolti tra un particolare e l’altro
si crea una particolarità che culmina nella presenza dell’oggetto
armadio: Life Box , contenitore viaggiante.
E’ un contenitore “da vivere”, si può entrare all’interno,
sedersi, leggere, guardare lontano dall’oblò trasparente. Ai lati
sinuose due chaisse lounge, rosse che addolciscono i confini della “scatola”
e possono essere luogo d’approdo per un “sonnellino”.
Nel video the habit…the inhabitants Marta Ampolo e Massimiliano Manieri,
ripetendo la frase “accadeva a noi” rendono concreta la possibilità
di essere abitanti di un armadio viaggiante. Angela
Serafino
IN/S LIFE
A cura di Angela Serafino Palazzo Micheli, Galatina ;(ottobre 2006)
INTIMATE SPACE Collettiva a cura di Stefania Carrozzini CVB
SPACE, New York (novembre 2006)
4 ELEMENTI Collettiva MICRO, ROMA (febbraio 2007)
IN/S A cura di Angela Serafino Cantieri Teatrali Koreja, Lecce
(marzo 2007)
IN/S IN ROME Spazio Duncan 3.0 Roma (aprile 2007)
SOTTO UN CIELO DI PORPORA A cura di Anna Soricaro Zerouno,
Barletta (maggio 2007)
Contact
the artist